Il paese di Chissà
si trova tra la fine e l’inizio del non si sa.
Tutti lo attraversano per iniziare un viaggio
e per uscirne ci vuole coraggio.
Il tempo lì ha uno strano funzionamento
per alcuni è solo un attimo, un momento
e in un lampo sono di là,
ad altri sembra un’eternità.
Gli abitanti hanno tutti uno sguardo perplesso,
ad ogni domanda rispondono: – Chissà, ma proprio adesso!
Si tormentano tra forse, semmai e che sarà,
intanto la vita scorre e va.
Un giorno sono felici
e il chissà apre mille sorrisi,
il giorno dopo, pensando che tutto andrà male,
non sperano più in una vita normale.
Non si può andare avanti così,
qualcuno si decida, o è no o è sì.
Non si può vivere nel dubbio infinito
niente è iniziato e niente è finito.
L’attività principale di ogni cittadino
dal più anziano al più bambino,
era aspettare, pensare e ripensare
sperando che qualcosa si decida a cambiare.
Nessuno osava però dire con chiarezza
quel che voleva fare con certezza.
Chi potrebbe aiutarli a vivere meglio?
Ci vorrebbe un vecchio saggio
per fargli continuare il viaggio.
Qualcuno che ha imparato già
quanto è importante la diversità,
quanto ogni cosa ha bisogno del suo contrario
perché “il mondo è bello se è vario”.
Il “chissà” però un contrario proprio non ce l’ha,
controlla nel vocabolario non ne trovi neanche là.
Bisogna convincere tutti ad andare avanti
anche se i dubbi sono ancora tanti,
a scrivere nel proprio destino ogni risposta ai chissà.
vincendo la paura che l’incertezza dà.
Finalmente un giorno passò da quel paese
un vecchio e saggio cinese
che cominciò a citare proverbi millenari,
nati da esperienze di uomini centenari.
Tutti rispondeva: -Si giusto, belle parole,
però chissà se domani ci sarà il sole.
Ben presto ci rinunciò
e dal paese di Chissà se ne andò.
L’estate era quasi finita
e la strada sembrava del tutto smarrita.
Tutti si chiedevano se l’autunno sarebbe arrivato
quando entrò in città un bambino davvero annoiato.
-Facciamo questo o quello,
questo è brutto e quello non è bello.
Andava dicendo ormai da un mese,
fu così che restò intrappolato in quel paese.
Doveva prendere una decisione,
si sforzò allora di trovare una soluzione.
Un’idea si affacciò alla sua mente,
e prese forma lentamente.
-Secondo me le cose già dette e già fatte
per uscire da qui non son quelle adatte,
ci suole qualcosa di nuovo, di mai pensato
bisogna immaginare un mondo come l’abbiamo sognato.
Storie fantastiche iniziò a raccontare,
luoghi da scoprire, mille cose da fare.
Gli abitanti ben presto si convinsero che ogni possibilità
con un po’ di impegno potesse diventare realtà.
Cominciarono a guardarsi intorno,
e pensavano: – Parto e poi torno.
Qualcuno disse: – Ho deciso vado da quella parte!
Qualcun altro restava in disparte,
un altro invece era quasi arrivato alle porte
si girò indietro e gridò forte:
-Si parte, si va, si fa
e poi sarà quel che sarà.
Uno alla volta tutti i paesani
presero la strada del domani
se crederanno nel potere della fantasia
presto tutti andranno via.
Ora tocca voi, non state lì ad oziare,
da grandi cosa volete diventare?
Create, amate, sognate mille possibilità
una strada per ognuna con coraggio si troverà.
Autrice: Paola Capozzi