C’era una volta, in un mondo lontanissimo, un paese stupendo che si chiamava Parolandia. A Parolandia tutto era fatto di parole: le case, gli alberi, i prati, i fiumi. Le persone erano gentili e cortesi tra loro perché usavano parole e frasi per salutarsi, raccontarsi le storie e giocare felici. Un giorno passò di lì un vecchissimo mago malvagio, Vento Dispetto. Al mago non piaceva tutta quella felicità e pensò di lanciare un terribile incantesimo: “ Parole parole, sparite da sole, sparite vocali e suoni musicali!!!”.
Improvvisamente le vocali sparirono e le consonanti rimaste sole non riuscivano più a formare parole!!!!!
“BUONGIORNO” diventò “BNGRN”, “COME STAI?” diventò “CM ST?”. La gente non si capiva, le frasi divennero incomprensibili, tutti divennero tristi e ben presto Parolandia divenne grigia e senza colori.
Gli abitanti disperati decisero di andare al di là delle montagne Ventose per chiamare in aiuto la fata Sillabina. Appena la fata conobbe la sciagura capitata a Parolandia lanciò un contro-incantesimo: “Vocali ben presto correte, per mano le consonanti prendete e nuove sillabe formerete”.
Le vocali per magia tornarono insieme a tutte le consonanti e formarono nuove sillabe. Dalle sillabe, per magia, spuntarono allegre e colorate parole con cui gli abitanti di Parolandia formarono nuove frasi, storie e racconti. E fu così che a Parolandia la felicità tornò a regnare sovrana.
Autori: Classe II primaria-Plesso di Sasso di Castalda (PZ)
Istituto comprensivo di Brienza (PZ)
Ins. Sabina Tartaglia
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